Giorno:
Fondazione Fides et Ratio – Shakespeare – Cremona
Operatore: Altana Società Cooperativa Sociale
L’idea nasce da un’intuizione del regista Max Bozzoni durante la prima ondata e successivamente condivisa e sviluppata con i partecipanti del laboratorio. Il lockdown e l’uso massiccio della comunicazione attraverso web-cam hanno scaturito nel regista l’immagine della scatola, in una doppia accezione: da un lato, la scatola che in questo periodo ci rinchiude (lo schermo, la casa,…), in cui ci troviamo inscatolati; dall’altro, la scatola come metafora della persona, che trattiene alcune cose (esperienze, etc..) e ne lascia altre. E in un momento tale, si è più portati a guardare dentro la propria scatola e valutare ciò che si trattiene e ciò che si lascia andare via. È in questa doppia accezione che lo spettacolo prende forma: monologhi personali, dove ogni forma di comunicazione è accettata (non solo parole dunque, anche musica, pittura,…) , per esprimere un proprio pensiero, scegliendo se essere la scatola che contiene gli oggetti oppure se essere contenuti, inscatolati, dentro la scatola.